AGCOM punisce TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per i contratti a 28 giorni

Tommaso Lenci
14 Set 2017

Avviate le sanzioni pecuniarie minacciate dall’AGCOM nei confronti degli operatori telefonici TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per l’attivazione dei contratti a 28 giorni.

Agcom multa TIM, Vodafone, WIND TRE e fastweb

Alla fine l’AGCOM ha eseguito materialmente tutte le minacce pecuniarie tramite sanzioni indirizzate a diversi operatori telefonici degli scorsi mesi.

Gli operatori coinvolti sono TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb che già ad aprile-maggio 2017 erano stati messi sotto indagine e condannati in via preliminare dal garante delle comunicazioni, a causa dell’arrivo dei nuovi contratti con scadenza ogni 28 giorni.

L’AGCOM aveva denunciato che il cambiamento della bolletta da mensile a 28 giorni avrebbe unicamente provocato un danno economico, quantificabile sul 8.5-9% al consumatore finale, dato che quest’ultimo si sarebbe ritrovato a pagare 13 rinnovi e non 12 ogni anno.

Il garante delle comunicazione ha infatti l’obbiettivo principale di garantire ai consumatori di poter controllare e comparare in maniera semplice i prezzi dei vari operatori telefonici e i propri consumi di spesa mensili o annuali.

Con il passaggio dal canone mensile a quello fatturabile ogni 28 giorni, o ogni 8 settimane, questo principio sembra venire meno a tutto svantaggio dei consumatori finali.

AGCOM e la battaglia contro la fatturazione ogni 28 giorni

L’AGCOM con queste sanzioni pecuniarie sta cercando di dissuadere altri operatori commerciali di servizi, non solo di telefonia, che stanno pensando di passare pure loro alla fatturazione ogni 4 settimane.

La principale indiziata sembra essere SKY che da ottobre 2017 pare passerà dai canoni mensili a quelli ogni 28 giorni, azione che potrebbe scatenare un ulteriore corsa alla nuova fatturazione nel mercato delle pay tv comprensive di Mediaset Premium.

I gestori telefonici al momento si sono difesi presentando in passato, deve ancora concludersi la vicenza, appello al TAR rifiutando la tesi dell’AGCOM che il passaggio alla fatturazione ogni 4-8 settimane viola il codice 70 del Codice delle Comunicazioni.

Anzi secondo gli operatori telefonici la scelta del garante delle comunicazione minerebbe una sana e competitiva libertà di impresa in tutto il settore della telefonia.

Va ricordato che attualmente L’AGCOM sta contestando la fatturazione ogni 28 giorni solamente per i contratti di telefonia Fissa o quelli convergenti Fisso + Mobile: sono al momento esclusi tutti i contratti di sola telefonia mobile.

Fonte: Notizia

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