Il colosso di Facebook sta cercando di salvaguardare la sua reputazione tanto che, dopo le incessanti notizie fasulle comparse in rete, ha deciso di arrivare a maniere forti introducendo il Safety Check: sistema in grado di individuare se la fonte di una notizia può essere considerata veritiera o meno.
L’attivazione di questo algoritmo è avvenuta subito dopo l’esplosione di Bangkok avvenuta nel 2015. Proprio nella giornata di ieri però Facebook si è vista costretta a disattivare il Safety Check perché scattato su di una notizia considerata falsa (in teoria questo sistema permette di sapere come stanno le persone della zona colpita – da calamità naturali, attentanti o quant’altro – al fine di rassicurare amici e parenti).
Solitamente il Safety Check si attiva prendendo notizie rese note da dipartimento di polizia e/o fonti ufficiali (ad esempio l’Ansa) e subito dopo parte il controllo oppure se un determinato numero di persone tratta di quell’emergenza.
A far partire l’algoritmo è stata una notizia lanciata dalla BBC, la quale faceva riferimento ad una protesta di un manifestante che salito sul tetto del Palazzo del Governo si era “divertito” a lanciare dei petardi (forse per anticipare i festeggiamenti del nuovo anno?!). Quindi non si è trattato di un attacco terroristico né tanto meno di un allarme bomba.
Dopo questo episodio Facebook cercherà di modificare il suo algoritmo Safety Check così da renderlo più sicuro.
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