Samsung ha rilasciato un nuovo comunicato ufficiale sui presunti nuovi Galaxy Note 7 “sicuri” che sembra continuino ad esplodere: nuovo caso a Taiwan e negli USA (aggiornato)
Il caso dei Galaxy Note 7 che esplodono continua ad essere un vero e proprio fardello per Samsung che negli ultimi giorni sta affrontando con decisione l’incubo delle continue richieste di informazioni sui fatti accaduti da parte di media di tutto il mondo.
Di recente poi alcuni dei Galaxy Note 7 considerati come “sicuri”, dato che sono venduti con il marchio Nero e presentano l’icona della batteria colorata di verde (green-> sicura, nera-> pericolosa), sono finiti alla ribalta per essere esplosi.
Il caso più eclatante è stato quello dell’aereo della compagnia Southwest la scorsa settimana che ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza perché proprio un Note 7 “sicuro” sarebbe esploso prendendo fuoco.
Precedentemente cera stato anche il caso del consumatore in Cina, nazione dove Samsung non ha effettuato nessun richiamo perché le batterie sono considerate sicure, che si è visto esplodere il suo Note 7 causandoli anche l’ustione di due dita della mano e il danneggiamento di un Macbook.
Oggi Samsung ha risposto in maniera ufficiale sul caso del volo della SouthWest con queste parole:
Dopo qualche ora ha poi commentato nuovamente aggiungendo qualche altra considerazione:
In poche parole l’azienda coreana non ha potuto effettuare gli accorgimenti del caso perché no ha ancora la disponibilità fisica del Galaxy Note 7 esploso sul volo; l’azienda sottolinea che si sta muovendo il più rapidamente possibile per individuare le cause ed approntare le giuste e più rapide contromisure.
Sta di fatto che oggi a Taiwan è stato riportato un ulteriore caso di Galaxy Note 7 ritenuto “sicuro” esploso.
Il fatto è accaduto ad una donna di 26 anni di Taiwan che originariamente aveva acquistato il suo Note 7 in data 7 agosto 2016 e causa del richiamo l’aveva sostituito con uno “Sicuro” in data 27 settembre 2016.
Il phablet di Samsung sarebbe esploso apparentemente senza nessun motivo, dato che la donna stava tranquillamente passeggiando con il proprio cane e teneva il dispositivo nella borsa.
La donna si è accorta che dalla borsa arrivava una strana sensazione di calore, e aprendola si è ritrovata con una grossa fumata in faccia causata dal Galaxy Note 7 esploso.
Samsung Taiwan saputa la notizia si è subito adoperata per contattare direttamente la cliente, che ha mostrato in qualche sito di informazione Taiwanese le immagini del proprio Note 7 distrutto.
Notizia di poche ore fa, anche un nuovo Note 7 considerato come sicuro è esploso nella mattinata di oggi negli Stati Uniti.
L’acquirente Shawn Minter ha affermato che il dispositivo ha iniziato a prendere fuoco alle 5.45 del mattino e si tratta di un Note 7 sostituito dalla stessa Samsung dopo il richiamo in data 23 settembre 2016.
Shawn Minter ha acquistato il phablet coreano dall’operatore/distributore Sprint, ma dopo il richiamo e l’esplosione ha deciso di non riottenere in sostituzione un nuovo Note 7 ma di passare ad un Galaxy S7.
Anche per questo caso non ci sono attuali informazioni su cosa avrebbe causato l’esplosione del dispositivo, dato che Samsung deve ancora indagare e rilasciare comunicati ufficiali.
Se si presenteranno ulteriori casi di Galaxy Note 7 ritenuti sicuri esplosi, è probabile che Samsung sarà costretta ad effettuare un secondo richiamo del dispositivi, con grossi danni alla propria immagine oltre che economici.
Salve sono un blogger laureato in Economia Aziendale presso l’università di Pisa e scrivo su argomenti che mi piacciono o mi interessano che fanno parte del mondo del High-Tech, degli smartphone e Android.
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