Le questioni legate al Galaxy Note 7 hanno suscitato tanto scalpore e catturato tutta l’attenzione mediatica incentrata ogni giorno alla cerca di nuovi scoop sulle esplosioni causate dal nuovo dispositivo di Samsung
Oltre ad avere problemi di surriscaldamento e di tensione elettrica riscontrate sul Note 7, l’azienda in questo periodo sta affrontando il richiamo per altri suoi prodotti che presentano gli stessi difetti di fabbricazione
A sollevare il caso è il New York Times che con i dati alla mano evidenzia la mancata attenzione dell’azienda verso alcune delle fondamentali norme di sicurezza che sono sfuggite agli ingeneri durante la progettazione dei prodotti, forse avvenuta con troppa leggerezza:
Ecco alcuni dei richiami di Samsung:
I casi dimostrati sono davvero considerevoli, Samsung non è di sicuro l’unica azienda al mondo che ha ricorso a richiami per difetti di fabbricazione, ma in molti casi si è dimostrata restia ad ammettere le sue colpe.
Un caso di cui non si è discusso molto ha infatti coinvolto numerosi consumatori Australiani, circa 4.000 clienti che hanno acquistato una lavatrice particolarmente incline a surriscaldarsi e prendere fuoco, hanno fondato un gruppo su Facebook e sponsorizzato l’intervento di un tecnico specialista che è stato in grado di attribuire l’anomalia all’assemblaggio di alcuni componenti che non rispettavano le normative sui test di sicurezza.
Samsung ha sempre rifiutato di assumersi la responsabilità e ammettere l’effettiva presenza del difetto di fabbricazione che ha coinvolto le sue lavatrici, fino all’intervento del governo Australiano che ha fatto le giuste pressioni per ottenere i rimborsi per i suoi cittadini.
All’interno delle lavatrici in questione, una pellicola di plastica ignifuga avrebbe dovuto isolare e preservare alcuni circuiti dall’umidità e l’acqua prodotta dai cilci di lavaggio. Durante alcuni test eseguiti da esperti del settore, è emerso che questa tecnologia impiegata da Samsung non agiva con efficacia, il materiale utilizzato non impediva all’acqua di penetrare all’interno dei componenti elettrici causando scariche improvvise e cortocircuiti che potevano evolvere in incendi all’interno delle abitazioni