Smartphone Oppo, Realme, Xiaomi con chipset Mediatek barano nei Benchmark? La risposta ufficiale

Tommaso Lenci
10 Apr 2020

Secondo un test eseguito dal sito specializzato Anandtech alcuni smartphone di Oppo, Realme, Xiaomi, Vivo e altri con chipset Mediatek imbroglierebbero nei Benchmark; la risposta ufficiale del produttore di chipset.

Mediateck accusata di falsare i Benchmark

Molte persone, sopratutto per semplificarsi la vita, guardano ai Benchmark sintetici come una fonte abbastanza affidabile per determinare se un certo prodotto è veloce e prestazionale.

Anche gli smartphone hanno famosi Benchmark, tra cui ricordiamo PcMark, AnTuTu, GeekBench eccetera.

Mediatek accusata di falsare i Benchmark su alcuni smartphone Oppo, Realme e Xiaomi: i dettagli

Uno dei siti specializzati di tecnologia come AnandTech di recente ha accusato il produttore di chipset Mediatek di imbrogliare su questi Benchmark.

Sono stati coinvolti nel test molti smartphone recenti con chipset Mediatek come gli Oppo Reno 3 Pro (chipset P95), Oppo Reno Z (chipset P90), Oppo F15 (P70), Oppo F9 Pro (P60), Vivo Sl (P65), Xiaomi Redmi Note 8 Pro (G90), Realme G3 (G70).

 

Tutti questi dispositivi secondo AnandTech ottengono risultati nei Benchmark gonfiati rispetto alle caratteristiche prestazionali “normali” che lo smartphone otterrebbe nell’uso quotidiano.

Questo avverrebbe perché i processori Mediatek sarebbero in grado di riconoscere l’avvio dell’applicazione Benchmark e imposterebbero valori di CPU e GPU con frequenze di funzionamento più elevate.

Si tratterebbe di una così detta modalità “sport” per ottimizzare al meglio le prestazioni nei Benchmark.

Per comprovare quest’accusa, AnandTech ha di fatto riprovato a testare i vari smartphone con alcune applicazioni di Benchmark “modificate” che non vengono riconosciute dai Chipset Mediatek.

In quest’ultimo caso i risultati dei Benchmark risultano essere inferiori fino al 30% in alcuni punteggi specifici di CPU, GPU o Memorie.

Mediatek risponde all’accusa di falsare i Benchmark

Dopo l’accusa di quest’importante sito di tecnologia a livello mondiale, Mediatek ha controbattuto presentando un comunicato ufficiale sul proprio sito web.

Di fatto l’azienda cinese ha dichiarato che: “Quasi tutti gli smartphone moderni sono progettati per funzionare in modo diverso in circostanze diverse, il che significa che i dispositivi sono ottimizzati per adattarsi alla potenza e alle prestazioni a seconda delle applicazioni in esecuzione…siamo orgogliosi di offrire ai nostri clienti flessibilità di progettazione, quindi alla fine i produttori di dispositivi hanno l’ultima parola su quali tipi di ottimizzazioni vogliono includere nei kit di pacchetti Android (APK)”

Continua dicendo che: “Lavoriamo a stretto contatto con i produttori globali di dispositivi quando si tratta di test e benchmarking dei dispositivi basati sui nostri chipset, ma alla fine i marchi hanno la flessibilità di configurare i propri come meglio credono. Molte aziende progettano dispositivi in ​​grado di funzionare ai massimi livelli di prestazione possibili durante l’esecuzione di test di benchmarking al fine di mostrare tutte le funzionalità del chipset. Questo rivela quale sia il limite superiore delle capacità prestazionali su un determinato chipset”.

Mediatek ha anche sottolineato che i propri chipset sono fatti per lavorare dinamicamente per ottimizzare potenza e prestazioni, massimizzare la durata della batteria: il chipset di fatto gestisce dinamicamente la CPU, GPU e le risorse di memoria a seconda dei casi.

Questo sulla carta risolve in parte i dubbi sul caso sollevato da AnandTech, ma lascia ancora irrisolta la domanda sul perché queste informazioni non vengano divulgate prima ai consumatori per correttezza nei loro confronti.

Fonte: Accusa Anandtech

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