WhatsApp adesso permette agli amministratori delle chat di gruppo di silenziare gli altri membri limitando quindi l’invio di messaggi contenente testo, video o altro.
WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo sulle piattaforme Apple iOS, Google Android e Microsoft Windows Phone, oggi sta ricevendo un primo aggiornamento da remoto che presto sarà disponibile per tutti gli utenti.
Sembra infatti che gli ingegneri informatici dell’app stiano abilitando, al momento disponibile solo su piattaforma Apple iOs e Microsoft Windows Phone, la possibilità di silenziare le chat di gruppo da parte dell’amministratore di quest’ultime.
Questa nuova possibilità, chiamata funzione “Limita permessi di gruppo” è a disposizione unicamente agli amministratori delle chat di gruppo che possono abilitarla o disabilitarla a loro discrezione.
Questa funzione in poche parole limita la possibilità degli utenti facenti parte dell gruppo di conversazione di poter inviare messaggi contenenti testo, foto o video.
Quando viene abilitata tutti gli utenti facenti parte del gruppo di conversazione vengono avvisati tramite un messaggio informativo sul cambiamento in atto.
Tuttavia gli utenti se devono inviare un messaggio importante al gruppo possono sempre contattare rapidamente gli amministratori con un tasto dedicato.
Sostanzialmente la funzione “Limita permessi di gruppo” può considerarsi molto utile quando gli amministratori devono rilasciare importanti informazioni e vogliono evitare che nella chat si presentino altri messaggi che potrebbero distrarre i membri, o comunque evitare che nella chat si possano inviare messaggi in certi orari, magari di notte, disturbando di fatto gli altri utenti.
Al momento ribadiamo che questa nuova possibilità per gli amministratori è in via di abilitazione tramite remoto da parte degli ingegneri informatici di WhatsApp sulle ultime versioni beta destinate ad Apple iOS e Microsoft Windows.
Il roll out per la piattaforma Android al momento sembra essere leggermente in ritardo (sempre versione Beta), ma pensiamo che quando il servizio sarà rilasciato per la versione finale dell’applicazione, la funzione sarà disponibile contemporaneamente su tutti i sistemi operativi mobili
Fonte: Notizia
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Salve sono un blogger laureato in Economia Aziendale presso l’università di Pisa e scrivo su argomenti che mi piacciono o mi interessano che fanno parte del mondo del High-Tech, degli smartphone e Android.