Testata l’autonomia generale, e in test specifici, della batteria da 6000 mAh montata sullo Xiaomi Poco M3: è uno dei migliori battery-phone al momento disponibili sul mercato.
Ufficializzato per il mercato italiano a fine novembre 2020, lo Xiaomi Poco M3 è uno smartphone android dedicata alla fascia media-bassa con un prezzo di listino aggressivo.
Oggi analizziamo l’autonomia di questo dispositivo in vari test.
Per prima cosa vi ricordo che l’autonomia di uno smartphone dipende sostanzialmente dal chipset utilizzato (quanto è potente, quanto è ottimizzato per il risparmio energetico, che tipo di architettura usa), dal display (tecnologia, grandezza e risoluzione), ovviamente dalla potenza della batteria e infine dalle ottimizzazioni software (gestione delle applicazioni in background).
Di fatto il Poco M3 monta un display LCD IPS da 6.53 pollici di diagonale con risoluzione nativa FHD+ 2340 x 1080 pixel, formato 19,5:9 e frequenza di aggiornamento a 60Hz.
Al suo interno viene utilizzato il chipset Snapdragon 662 prodotto a 11 nm, con CPU Octa-core (4×2.0 GHz Kryo 260 Gold & 4×1.8 GHz Kryo 260 Silver) e GPU Adreno 610.
La batteria montata su questo smartphone ha una potenza nominale di ben 6000 mAh con supporto alla ricarica rapida via cavo a 18W, mentre come sistema operativo troviamo Android 10 personalizzato con la POCO MUI 12.
I dati che saranno esposti qua sotto sono stati forniti direttamente dal sito GSMARENA, dati catturati analizzando il comportamento del dispositivo durante le chiamate telefoniche, la navigazione sul web e la riproduzione di video.
Ovviamente gli smartphone moderni hanno ancora la funzione basilare di effettuare chiamate telefoniche.
Se cercate un dispositivo con un autonomia pazzesca in questo campo, allora il Poco M3 fa per voi considerato che il dispositivo garantisce fino a 46 ore di conversazione telefonica.
Praticamente siete in grado di telefonare per quasi due giorni di fila prima di dover attaccare lo smartphone alla presa della ricarica.
Si tratta di un risultato in termini assoluti eccezionale considerata la media degli smartphone android sul mercato, mentre in termini relativi (considerata la batteria da 6000 mAh) l’ottimizzazione sembra essere più che buona.
Infatti dispositivi come il Redmi Note 9s con 5020 mAh ottiene un autonomia nelle chiamate di circa 42 ore.
Testando la navigazione sul web tramite browser web stock e con connessione Wifi, il Poco M3 garantisce un autonomia decisamente elevata considerato che vi permette di stare su internet per circa 21 ore e 57 minuti.
E’ un valore di perse in termini assoluti eccellente, superiore (e non di poco) alla media degli smartphone veduti sul mercato, e in termini relativi (considerata la batteria) l’ottimizzazione più che buona.
Va comunque anche considerato che i display LCD IPS godono di autonomie migliori dei display Oled durante la navigazione di pagine web dato che vengono utilizzati molto spesso sfondi bianchi.
Inoltre il chipset Snapdragon 662 sembra offrire un buon rapporto prestazioni-consumi, nonostante sia sempre prodotto a 11nm e non a 7-8nm come i chipset top di gamma del 2020.
Lo Xiaomi Poco M3 può essere un buon dispositivo dedicato alla riproduzione di video in alta definizione, ma sfortunatamente in questo campo in termini d’autonomia ci aspettavamo qualcosa di meglio.
Di per se il telefono garantisce 17 ore e 3 minuti di riproduzione video, un valore in termini assoluti buono ma che stona con la potenza della batteria e quindi in termini relativi risulta essere solamente più che sufficiente.
L’ottimizzazione dei chipset di fascia media con processi produttivi a 11nm e i display LCD IPS di fatto non sono le migliori caratteristiche in questo campo.
Basti pensare ad esempio che il Poco F2 Pro con chipset Snapdragon 865 e display OLED da 6,67 pollici (FHD+) con una batteria da 4700 mAh permette la visione di contenuti video per circa 25 ore.
Nell’utilizzo intenso questo smartphone ottiene valori decisamente interessanti.
Infatti questo Poco M3 garantisce sulla carta fino a 2 giorni d’autonomia generale per gli utenti smanettoni.
Ovviamente ribadiamo che questo valore si ottiene con un utilizzo generale dello smartphone (compresi i tempi di stand-by), e quindi l’autonomia può variare anche sensibilmente se lo utilizzate solo per carichi pesanti durante la giornata.
Invece gli utenti con un utilizzo medio-basso (la maggior-parte delle persone) potranno godere di un autonomia fin troppo elevata per le loro esigenze: si possono infatti superare i tre giorni d’autonomia complessiva.
Ovviamente anche in questo caso i valori possono variare a seconda dell’utilizzo, ma difficilmente un utente con utilizzo medio-basso non arriverà a toccare i tre giorni d’autonomia.
Sfortunatamente il Poco M3 essendo uno smartphone dedicato alla fascia medio-bassa del mercato non ha una ricarica rapida particolarmente veloce in proporzione alla sua potente batteria da 6000 mAh.
Lo smartphone infatti supporta la ricarica rapida via cavo a 18W, e la ricarica inversa via cavo (potete ricaricare altri smartphone) a 9W.
Utilizzando il caricabatteria in dotazione (da 22,5W) la batteria da 6000 mAh si ricarica da zero al 25% in circa 30 minuti, raggiunge il 46% in un ora, mentre una ricarica completa da zero a cento impiega circa 2 ore e 59 minuti.
Xiaomi ha sicuramente lavorato molto bene dal punto di vista dell’ottimizzazione software di questo smartphone che fa dell’autonomia un cavallo di battaglia eccezionale per la categoria.
Dati test effettuati non ci sono vere criticità dal punto di vista dell’autonomia generale che rimane ottima per gli utenti più smanettoni, e quasi troppo elevata per gli utenti standard.
Il suo vero limite sta nel fatto che non è uno smartphone con un hardware all’ultimo grido, quindi di fatto gli utenti più esigenti potrebbero snobbarlo perché vogliono altre caratteristiche più tecnologiche.
Invece per gli utenti con budget di spesa decisamente più bassi, ma che sono comunque degli smanettoni, questo Poco M3 al momento può essere il loro Santo Graal dell’autonomia.
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Salve sono un blogger laureato in Economia Aziendale presso l’università di Pisa e scrivo su argomenti che mi piacciono o mi interessano che fanno parte del mondo del High-Tech, degli smartphone e Android.
Ed in tethering?
Perché non testate quanto garantisce in tethering?
A molti può servire come compagno per fare navigare il notebook quando si è fuori.
Quante ore di tethering potrebbe offrire?
Ciao Roberto, bella questione.
Considerato che con il tethering utilizzi sia il modem 4G che il Wifi contemporaneamente a seconda dei dati mobili che utilizzi il risultato potrebbe essere molto variabile.
Penso che potrebbe essere comparato a qualcosa come una via di mezzo tra il test solo chiamate e il test navigazione sul web. Fai una media tra i due valori e questo potrebbe essere una soluzione temporanea.
I dati noi li prendiamo dal sito GSMARENA, non sono nostri sfortunatamente
Spero di averti dato un informazione, anche se non troppo esaustiva.
Un Saluto.
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